VARROA DESTRUCTOR

 

  La varroa si può riprodurre solamente nelle colonie di api mellifere. Nella fase foretica si attacca al corpo dell'ape e la indebolisce succhiandone l'emolinfa. Il ciclo del parassita si compie all’interno delle celle, durante le fasi di sviluppo dell’ape. Durante questo processo l'acaro può anche trasmettere agenti virali all'ape. Una grande infestazione di acari porterà alla morte della colonia, di solito tra la fine di autunno e l'inizio della primavera. L'acaro varroa è il parassita con un rilevante impatto economico negativo nell'allevamento dell’API.

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oxalid acid sublimation

LA LOTTA ALLA VARROA

 La varroa è una causa importante dei problemi dell’apicoltura. Nelle fasi del suo ciclo di sviluppo indebolisce il superorganismo alveare, e favorisce l’insorgenza di altre patologie come le virosi, il nosema e la peste europea.

Un problema sottovalutato nella lotta alla varroa è la reinfestazione , anche perché non esistono piani di lotta zonali, tutti operiamo secondo le esigenze personali ed aziendali. Se qualche famiglia “collassa” per incuria o errata conduzione, il conseguente saccheggio è causa della reinfestazione delle colonie già trattate  compromettendo la sopravvivenza della colonia e l’esito finale della cura.

Operando secondo il metodo CE 834/2007 (AGRICOLTURA BIOLOGICA) combatto contro la varroa in due tempi, distinti e separati. Prima con il cosiddetto trattamento tampone, applicando tavolette di spugna OASIS imbevute di principio attivo (TIMOLO), attuando entro la prima decade di agosto il primo intervento e a distanza di una settimana, per tre settimane consecutive, per coprire lo sfarfallamento di tutta la covata; questo permette di abbassare l’infestazione a un livello che consente di arrivare al trattamento invernale, di pulizia radicale, con acido ossalico sublimato nei  mesi di novembre e dicembre, in assenza totale di covata, ripetendo più trattamenti.